E’ stata presentata ieri in un incontro alla Camera una proposta di legge (pdl) per istituire in Italia una ‘Giornata contro i Disturbi del Comportamento Alimentare’, problema che riguarda 3 milioni di italiani, senza contare i casi che non vengono alla luce. Non si tratta solo di bulimia e anoressia, ma anche ortoressia, drunkressia, vigoressia, binge-eating. Prima causa di morte tra i giovani tra 12 e 25 anni subito dopo gli incidenti stradali, questi disturbi sono spesso collegati a problemi psichici, tra cui depressione, autolesionismo e tentativi di suicidio. E non riguardano solo gli adolescenti.
Si comincia da bambini
“Abbiamo in terapia – anche bambini di 6-7 anni e adulti di 40-50 anni. I centri dedicati alla cura in Italia, però, sono insufficienti rispetto alle necessità, soprattutto in alcune regioni, come Sardegna, Sicilia, Molise e Calabria”, chiarisce Maria Grazia Giannini, presidente di ConsultaNoi, associazione di familiari ed ex pazienti. Per disturbi alimentari, infatti, non si intendono solo anoressia e bulimia, ma anche nuovi tipi di patologie come il binge-eating, o mangiare compulsivo, drunkressia, ovvero digiuno di giorno per poter assumere grandi quantità di alcol la sera, e ancora vigoressia, o ossessione selettiva per alcuni cibi che migliorano la muscolatura, e l’ortoressia, ossessione per il mangiare sano.
15 marzo la giornata dedicata
La data indicata nella proposta di legge per celebrare la giornata è il 15 marzo, giorno che ricorda la scomparsa di Giulia Tavilla, 17enne di Genova morta nel 2011 a causa della bulimia mentre era in lista d’attesa per il ricovero in una struttura.
“Una giornata dedicata a questi problemi già esiste, ma è nata dal basso. Il nostro simbolo è un fiocchetto lilla”, spiega il papà Stefano Tavilla, presidente dell’Associazione Mi nutro di Vita. L’obiettivo della pdl, spiega il primo firmatario Umberto D’Ottavio (Pd), “è quello di rendere istituzionale questa giornata a livello nazionale. Rivolgiamo il nostro appello a tutti i deputati, per approvarla in tempi brevi”.
“E’ importante – chiarisce Luca Pastorino (Possibile) – rompere il muro del silenzio che avvolge queste malattie con iniziative di prevenzione e informazione nelle scuole”.